delucagiovanni forum

domande banali, tipo come interferiscono pannelli led in camera nera, per esempio, o quanto fidarsi dei LUX meter, o che accortezze usare nel prendere misure su una griglia

.... no... io sono fermo alla speciale vernice usata nella strumentazione aeronautica e che diventa "accesa" ( fluorescente verde ) in presenza della luce UV . tecnica usata se non sbaglio già nella seconda guerra mondiale ....
.....argomento cmq molto interessante !

quella vernice e' usata nelle manette elicottero, si usa nelle incisioni di posizione e serve per renderle fluorescenti



io invece sono alle prese con pannelli a led, una rognaccia di cui c'e' che non so caratterizzare l'interferenza fra due pannelli a tot metri

dovrei montare due pannelli in camera oscura e caratterizzare una griglia di misura con LUX metro, dalle prove fatte viene fuori un massimo al centro griglia dove interferiscono entrambi i pannelli in modo costruttivo, ed ho 30 LUX, che sfumano via via ce ci si allontana dal centro griglia fino ad arrivare a 24 LUX ai bordi


2 LUX quanti sono ? sono ragionevoli o stupidaggine ? e 30 LUX ? quanti sono realmente per le curve fotometriche dell'occhio umano seduto in un aeromobile che vola di notte ? e nella misura con LUX metro quanto centra il colore/temperatura dei pannelli led ? Devo ri chiedere dei filtri colore ?

@legacy

... ho riletto diverse volte il tuo problema .... mi supera molto

eh, non e' che io lo sappia risolvere, anzi non ne so nulla, ci sto studiacchiando su ora, e mannaggia a me che non ho seguito optoelettronica per design, o come si chiama, anche perche' si sfora da ing 5th facolta' e si va a fare roba da architetti/design industriale, cmq roba non da ing (al politecnico di milano, ing e architettura sono fisicamente a 200metri di distanza, e spesso ci si scambiano le aule causa logistica ballerina), cmq ... tornassi indietro lo farei cuccandomi poi 5 o 10 crediti di debito, pero' ne sarebbe valsa la pena, ora ora il problemone qui sopra mi sta facendo sudare le proverbiali 18 camice =P

legacy wrote:quella vernice e' usata nelle manette elicottero, si usa nelle incisioni di posizione e serve per renderle fluorescenti

2 LUX quanti sono ? sono ragionevoli o stupidaggine ? e 30 LUX ? quanti sono realmente per le curve fotometriche dell'occhio umano seduto in un aeromobile che vola di notte ? e nella misura con LUX metro quanto centra il colore/temperatura dei pannelli led ? Devo ri chiedere dei filtri colore ?

Di notte la visione è scotopica e l'occhio è maggiormente sensibile al blu-verde con un picco di 1700lm/W.
Nel tuo caso però mi sembra che hai una visione mesopica se nell'aeromobile ci sono anche fonti di illuminazione all'interno della cabina, una situazione intermedia tra visione fotopica (maggiore sensibilità al giallo-verde con un picco di 683lm/W) e scotopica.
Il colore della luce è quindi importante, attenzione che in genere i dati sono riferiti alla visione fotopica.

Non sono assolutamente un esperto ma ieri (per altri motivi) ho letto i primi capitoli del libro "Practical Lighting Design with LED" che probabilmente ti conviene leggere

Ciao

PS: Sono rimasto sconcertato nell'apprendere dal libro che coi LED per illuminazione siamo in una situazione analoga alla chiavette USB, ovvero vendute senza specificare dei parametri di merito (ad es. la velocità, se sono multicella, etc..).
In pratica il metodo consigliato è comprare i led e provarli in proprio
Dati come la longevità non sono spesso affidabili, non specificano quella del driver ed escono modelli a ritmi tali da non avere tempo per raccogliere dati affidabili
Per la luminosità ogni produttore fa come gli pare, sparano lumen su lumen a temperature di laboratorio, 25°C mentre in realtà il led raggiunge anche gli 85°C quando è acceso con una luminosità molto diversa
Per chi vuole saperne di più il nome del libro ce l'ha

se fosse scotopica avrebbero fatto richiesta a specifica di NVG, non l'hanno fatto quindi si cuccano la mesopica, che significa avere un criterio di accettazione per la radizione dominante dei led: giallo bianchi !

purtroppo non ho un colorimetro, ed ovviamente quei fetentoni di produttori led a me non dicono nulla sulla vera caratterizzazione spettrale dei led, anzi ... in un lotto di 1000 ne sono capitati 200 che lassamo sta =P

il vero problema pero' e' il LUX metro usato in quella camera oscura ho anche scoperto che ha un angolo oltre al quale inizia a commettere errori non trascurabili, e questo non solo per come viene misurata la radiazione incidente, e ci posso fare poco, cosi' e' fatta la testa dello strumento

+ altre considerazioni che stanno dando noia

di questo book "Practical Lighting Design with LEDs" esiste una versione consultabile online ?

Non saprei,lo sto leggendo sul kindle
Ciao

Guardando al prezzo di vendita non credo che sia consultabile online, non legalmente.

Questo soggeto mi sta un po' a cuore pero' non ne capisco niente!! Come l'acustica sembra magia nera, almeno con l'acustica me la cavo un pochino.

Una ricerca qui in Australia mostra che il libro si puo' prendere in prestito da 6 librerie universitarie.

Vado ad ogni possibile conferenza sul'illuminazione LED, l'informazione entra da un occhio ed esce dall'altro.

Sto facendo un po' di sperimentazione e sono arrivato a diverse conclusioni

1) usare il lux metro e' meno banale ed intuitivo di quanto appaia, ora va fatto necessariamente capire a chi di dovere affinche' si renda conto che andrebbero fatte E CAPITE (quantomeno ascoltate, quando le racconto) le condizioni di bordo
2) la griglia di misura deve assolutamente considerare sia l'angolo di incidenza della luce, sia la figura di interferenza (e relativi angoli), sia l'angolo dell'ottica della testa semi sferica del lux metro, perche' tutte queste cose concorrono all'errore di misura che diventa tanto + grande (ho dimostrato teoricamente, su carta, e i dati sperimentali me ne danno atto) tanto + ci si allontana dal centro della figura di interferenza

difatti l'inverso della tangente del rapporto fra altezza LED-griglia e la distanza tra lux metro e centrofigura di interferenza e' un angolo, diciamo teta, che mi ritrovo paro paro come proizione (cose teta) del vettore di incidenza sulla normale alla griglia, e la cosa significa commettere errori anche del 50% quando cos teta = 0.5

va quindi considerata la griglia "utile", cioe' dove quell'angolo e' apprezzabilmente piccolo

da oggi non me ne occupo piu' io, e meno male.

CHE FORTUNA !!!!!

meglio gli elettroni che i fotoni

Nono, e' scaduto il contratto e non l'ho rinnovato per disperazione, basta avionica

Non so se è vero ma ho sentito che anche agli ing. aerospaziali che fanno un sacco di ricerche ed analisi quando portano i risultati al capo.. non gliene frega niente a nessuno, vogliono solo quei disegni colorati (i diagrammi di analisi FEM e cose del genere)

Esattamente quello che ho visto io: c'e' un problema, si fa uno studio, si fanno considerazioni, le si propongono in riunione e puntualmente non gliene frega una cippa.

Se tutto va bene, non ci sono grossi problemi, eccetto un pelo di frustrazione che si cumula nel tempo.

Il problema e' quando al cliente poi le cose non stanno bene, perche' dall'altra pare non sono fessi, e nemmeno ignoranti, e nemmeno stupidi, si fanno anche loro le loro considerazioni scientifiche e se le cose non sono fatte a regola d'arte ti fanno le pulci, e a quel punto tu l'avevi anche fatto notare che c'era un problema di fondo, chi di dovere se n'e' infischiato, c'e' una netta separazione fra l'ufficio tecnico e il reparto metrologia e produzione, tu dici come fare le cose ma e' il tuo superiore a dare le vere direttive (anche perche' e' collegato alla cassa dell'ufficio acquisti, e sono loro a mediare le spese, le attrezzature e tutto il resto), eppure per motivi di puro paraculo lo scarico di responsabilita' davanti al cliente e' tutto verso di te, tu che le cose le hai dette e fatte notare per tempo, e siccome su quel pezzo di carta che va al cliente c'e' sempre su la mia firma, e siccome mi sono stufato, mi sono guardato attorno, ho trovato altro, e alla fine del contratto ho dato io il ben servito, e chi si arrangino.